Attualmente la diagnostica odontoiatrica trova il suo punto di riferimento nel tomografo volumetrico digitale dedicato alla zona odonto-maxillo-facciale, che utilizza la tecnologia Cone Beam.
Con questa tecnica, l’operatore ha la possibilità, guidato da un indicatore luminoso, di fissare la dimensione del fascio di radiazioni solo sulla zona interessata sul paziente.
Dopo, è possibile visualizzare in tempo reale tutte le ricostruzioni sia panoramiche in 2 dimensioni sia di dettaglio in 3 dimensioni; selezionando la regione di interesse.
Su tutte le immagini è possibile misurare le distanze, valutare quindi ogni dettaglio anatomico. L’apparecchio è composto da una meccanica di scansione, un’elettronica di controllo e di interfaccia e una workstation con le funzioni di controllo del sistema di scansione, controllo del tubo radiogeno, acquisizione dei dati grezzi dell’esame, elaborazione dei dati con ricostruzione elettronica.
Per l’esecuzione dell’esame il paziente viene posizionato dall’operatore all’interno del volume di ricostruzione della macchina, con l’ausilio di sistemi di puntamento ottico. La dose di radiazioni cui il paziente viene esposto è inferiori da 5 a 20 volte rispetto a quella impiegata durante una TC tradizionale.
E’ evidente che l’utilizzo della tecnica Cone Beam, oltre agli specifici vantaggi intrinseci in termini di efficacia dell’immagine raccolta, consente di limitare molto l’esposizione del paziente alle radiazioni e che il tempo ridotto per l'esecuzione e la struttura “ aperta” dell’apparecchiatura si traducono in un comfort migliore per i pazienti ansiosi o claustrofobici.
La tecnologia Cone Beam 3D è la nuova metodica diagnostica considerata da tutti gli operatori del settore l'esame di punta nella cura dei loro pazienti.
Un enorme vantaggio consiste nella riduzione della dose di radiazioni.
Effettua immagini di altissima qualità in 3D anche dei seni paranasali e delle articolazioni tempero mandibolari.
Permette inoltre di inquadrare la singola arcata (superiore o inferiore), una parte sola dell'arcata, o anche un singolo elemento dentario, riducendo così la dose di radiazioni ed aumentando la qualità dell'immagine